Draft Lottery: facciamo chiarezza (parte 3)

[…segue da qui]

Scelte scambiate & protezioni

Dopo aver capito perché si effettua una lottery e come tale lotteria viene svolta è venuto il momento di spulciare un po’ più nel dettaglio come si può agire nel mercato e come si può modificare l’effettivo ordine di scelta.

Cerchiamo intanto di far passare un concetto:

Una scelta in lottery è uno degli asset di maggior valore all’interno di uno scambio in NBA.

Punto.

Una scelta in lotteria può infatti significare prendere un giocatore franchigia pagato poco e nulla e che resti con te a lungo. Diciamo i 2+2 anni garantiti da contratto da rookie più un primo rinnovo. In media un buon giovane potrebbe restare in una squadra o città per un periodo di 7-8 anni indipendentemente da quanto questa squadra o città faccia schifo.

E non è poco! Se per un big market come Los Angeles o New York non dovrebbero avere grossi problemi ad attrarre buoni giocatori per città orride non buone dimenticabili meno appetibili non è una cosa così scontata.
Le scelte quindi sono una potenzialità di successo a lungo termine senza spendere troppo.

Una sintesi della stagione dei Lakers

Per questo motivo ogni squadra ci pensa sempre mille volte prima di scambiare una propria scelta, specie in lotteria.

D’altra parte, invece, una scelta attorno alla 25-30 non è un asset così succoso. Intanto perché in genere vengono scelti giocatori meno bravi che nelle prime chiamate, in secondo luogo perché le squadre che in teoria li scelgono sono già squadre in odore di titolo e quindi poco interessate a sviluppare giovani o ragazzi meno pronti.

Quindi per tutti i Clippers di questo mondo che si disfano delle scelte con la naturalezza con cui io mi infilo le dita nel naso il sabato mattina ci sono gli Spurs di questo mondo che per una scelta che gli interessa sanno quali pedine muovere e quali tenere. Ma come tutte le cose c’è buona e cattiva gestione.

Nonostante tutto una franchigia non può non scegliere al primo turno per due anni di fila. Questo ad esempio è il motivo per cui, quando in una trade una squadra cede due scelte, le cede sempre di anni non consecutivi.
Notate che non si è obbligati a tenere la propria scelta al primo turno in questi due anni di cui sopra. Basta avere una prima scelta qualsiasi.

Per mediare all’alto valore delle scelte in sede di trade si utilizzano le protezioni

Ok, lo so, battuta infelice. Concedetemene una ogni tanto…

Una scelta si dice protetta se, ricadendo all’interno di alcuni parametri specificati nella protezione, non cambia proprietario in sede di draft.

Detta meno in matematichese e in modo più terra terra facciamo un rapido esempio.

Atlanta cede la sua prima scelta a Boston (sono due squadre a caso, non è successo realmente…) dichiarandola “top 3 protected”. A questo punto la scelta diventa effettivamente di Boston solo se Atlanta sceglie tra la 4 e la 30, ma se per caso Atlanta vince la lottery e sceglie nelle prime 3 la scelta resta sua.

 

E Boston? Probabilmente avrà la scelta del prossimo anno di Atlanta senza protezioni.

Non c’è limite alla fantasia e alla durata del tipo di protezioni. Una scelta può essere anche “top 29 protected” per 3 anni e diventare una seconda scelta nel quarto anno. Il che vuol dire che se tale squadra non sceglie per ultima nei primi 3 anni è costretta a cedere la scelta sotto forma di seconda scelta nel quarto anno.

Potete sbizzarrirvi a leggere tutte le trade che ci sono che tipo di protezioni hanno applicato alle scelte.
Capite bene quindi come il valore di una scelta in una trade può essere fortemente ridimensionato in caso di una altissima protezione in sede di draft. E capite anche come le squadre per non far scadere queste protezioni giochino in maniera che, bah. Guardatevi il finale dei Warriors dell’anno scorso in regular season per tenersi la scelta destinata altrimenti ai Nets.

Se quello di Charlotte è tanking i Warriors nel caso sono andati in culo e portato 4 (come direbbero a Livorno).

Per chi suona la campana: la lottery 2013

Chi e come si presenta alla griglia di partenza quest’anno?

Eccovi le squadre con le rispettive combinazioni possedute:

1- Orlando Magic (250)
2- Charlotte Bobcats (199)
3- Cleveland Cavaliers (156) (non fateli scegliere più alla 4 per l’amor del cielo!)
4- Phoenix Suns (119)
5- New Orleans Pelicans (88) (Sì, ho scritto Pelicans, tanto sarà così e non resistevo)
6- Sacramento Kings (63)
7-Detroit Pistons (36)
8- Washington Wizards 
(35)
9- Minnesota Timberwolves (17) (adesso con la versione senza Khan!)
10- Portland Trail Blazers (11)
11- Philadelphia 76ers (8)
12- Oklahoma City Thunder (7)
13- Dallas Mavericks (6)
14- Utah Jazz(5)

Le squadre che sceglieranno saranno queste a meno che i Thunder non vincano la lottery. In quel caso sarà Toronto a riprendersi la scelta ceduta nello scambio di Kyle Lowry. Tradotto in percentuali i canadesi hanno il 2,5% di possibilità di prendersi la scelta, che altrimenti sarà dei Thunder.
Questa e tutte le altre eccezioni, scadute e ancora possibili, del prossimo draft le trovate a questo link.

È tutto signori, adesso la lotteria NBA non ha più segreti per voi e potrete fare i fighi con i vostri amici o, meglio ancora, consigliare questi articoli a chi ancora non li ha letti.
Fatemi sapere nei commenti qui sotto se qualcosa non è ancora chiaro o se avreste delle alternative da proporre al metodo attuale.

Buona lottery e buon draft a tutti.

6 comments

1 ping

Skip to comment form

  1. Ottimo riassunto. Sarebbe figo anche fare un post (for dummies) sul sistema contrattuale, forse. Free agency, amnesty etc

  2. E infatti lo farà Fabrizio 'Fazz' Gilardi, però prossimamente…

    • Antonio Condello on May 20, 2013 at 8:25 pm
    • Reply

    Un bell'articoletto sulla lista degli steal non sarebbe male

  3. ahah spiegazione chiarissima in puro stile Ball Don't Lie! Grandi!

  4. Gli steal del draft? Non è una brutta idea!

  5. WoooooW che trilogia!!!! Gran bel pezzo nick

  1. […] Draft Lottery: facciamo chiarezza (parte 3) » […]

Leave a Reply

Your email address will not be published.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.